
Quest'anno in preparazione alla solennità di S. Francesco ci accompagneranno le parole che egli stesso lascia ai suoi frati a Cortona. Siamo nell’aprile-maggio del 1226, Francesco si trova a Siena per curarsi gli occhi e la sua salute comincia ad aggravarsi, tanto che frate Elia accorre per riportarlo in Assisi, passano per Siena e si fermano a Cortona. Francesco avverte che sta arrivando il momento di lasciare questo mondo e consegna le ultime parole ai suoi frati. Poi dopo qualche giorno si riprende e viene portato in Assisi. In questi pochi giorni passati a Cortona egli fa la sintesi di tutta la sua vita, e manifesta il fondamento della sua esistenza costruito giorno dopo giorno. Prima di lasciare questa terra Francesco non può che ricordare ciò che è essenziale, tutto il resto non regge alla serietà del momento. Ecco le parole del "piccolo" testamento: “Scrivi che benedico tutti i miei frati che sono ora nell’Ordine e quelli che vi entreranno fino alla fine del mondo. Siccome non posso parlare a motivo della debolezza e per la sofferenza della malattia, brevemente manifesto ai miei frati la mia volontà in queste tre esortazioni. Cioè: in segno di ricordo della mia benedizione e del mio testamento, sempre si amino tra loro, sempre amino ed osservino la nostra signora la santa povertà, e sempre siano fedeli e sottomessi ai prelati e a tutti i chierici della santa madre Chiesa” (FF. 132-135).
Vi aspettiamo dal 30/09 al 02/10 alle 18.00. Buona festa di S. Francesco